Ven 29 Marzo 2024

Fotocamera reflex Nikon D7100

(Estratto da Tutto Digitale 83 – 2013)

Fotocamera reflex Nikon D7100 – Prezzo:  D7100 solo body + Kit con obiettivo Nikkor 18-105VR + SD 8GB Lexar Premium 180X: 1.400,00€

La nuova nata in casa Nikon alza il tiro ed offre un sensore da 24.1MP, un autofocus migliorato, un corpo macchina solido ed una serie di funzioni avanzate che possono far gola anche ai professionisti dello scatto. Senza dimenticare il video in Full HD…

Consumer very professional
A tre anni dal lancio della D7000 tra le sabbie rosse del Kenya, Nikon rinnova la reflex di fascia media di casa con l’intento non dichiarato, ma evidente, di stupire gli aspiranti professionisti dell’immagine. La D7100, infatti, si presenta come una macchina totalmente rinnovata sotto il cofano, pur conservando sostanzialmente invariati il design e l’ergonomia generale. Non un mero restyling, quindi, al quale sempre più spesso il mercato del digitale ci ha abituati, bensì un passo in avanti rispetto al modello precedente, con migliorie che invogliano all’upgrade. Il dato più evidente, che dovrebbe spingere i proprietari della D7000 a fare il passo fatidico, è l’elemento sensibile che conta ben 24MP (rispetto ai 16MP), coadiuvato dal processore EXPEED 3. E se il primo deriva da quello della D5200, il secondo vanta una discendenza nobile, ovvero la superprofessionale D4. Inoltre, proprio come succede con la D800 e la D800E, i tecnici Nikon hanno deciso di rimuovere quello che gli addetti ai lavori chiamano OLP (leggi Optical Low-pass Filter), ovvero il filtro anti-aliasing, operazione che permette di ottenere immagini più nitide e dettagliate rispetto ai sensori CMOS convenzionali. Scelta quest’ultima che sta facendo tendenza nel mercato dell’imaging, come dimostrano alcune CSC camera di Fujifilm, nonché reflex di Pentax, ma che, come noto, presta il fianco a problemi legati alla formazione del moiré, il particolare artefatto accusato dell’insorgenza di falsi colori ed errori di ricostruzione dei dettagli nei soggetti con pattern ripetitivo o a griglia. Nello specifico, alla luce dei test effettuati sugli apparecchi suddetti, dobbiamo ammettere che la questione del moiré sembra più una sottigliezza tecnico-teorica che un dato reale, avendo sperimentato sul campo l’assenza del fenomeno, con fotografie impeccabili e dettagliatissime proprio nella regione dell’immagine che avrebbe dovuto soffrire di più il problema. Il risultato non è un fatto da poco perchè interessa non solo gli amanti della nitidezza a prescindere, bensì molti professionisti impegnati nei generi di ripresa dove il dettaglio fa davvero la differenza. Pensiamo ai macro-fotografi o ai naturalisti, come anche a tutti coloro che si occupano della fotografia di documentazione a 360° dalla foto d’arte e di architettura al paesaggio fine art. E se tutte le altre macchine fanno bene, per estensione, anche la D7100 non dovrebbe deludere le aspettative…

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Vista “aerea” del tettuccio

Piccoli grandi Ritocchi
Quando un nuovo modello viene lanciato sul mercato il confronto con quello uscente diventa un must. E se il più delle volte le differenze sono impercettibili tanto da rendere sterile la descrizione degli apparecchi, in questo caso i ritocchi sono sostanziali sia a livello estetico, che operativo. Il corpo macchina è cresciuto di qualche millimetro, ma il peso è diminuito di 15 g. grazie al guscio in magnesio e alla struttura in policarbonato ad alta densità. Passiamo ai dettagli che, come si sa, fanno la differenza. I più attenti aficionados del marchio non potranno lasciar passare inosservata, ad esempio, la particolare foggia triangolare del ricettore agli infrarossi rispetto a quella ovoidale della D7000. Nuovo è anche il profilo dell’impugnatura con l’inserto in finta pelle che si spinge fino al limite della linea rossa che contraddistingue il design di Giorgetto Giugiaro diventato ormai un classico. L’occhio del videomaker si accorgerà subito del microfono stereo a ridosso della slitta a contatto caldo per il flash (al posto di quello monoaurale della D7000), nonché del pulsante per la registrazione del video collocato tra il selettore di accensione/spegnimento e il tasto per l’area di lettura dell’esposimetro (proprio come sulla Full Frame D600). Video e foto appassionati poi, vedranno la comparsa della modalità di ripresa Effects accanto alle classiche a priorità di diaframmi, di tempi, program e manuale serigrafata sulla ghiera con tanto di blocco di sicurezza posizionata sulla calotta. Ma è il dorso l’area che registra la maggior concentrazione di cambiamenti. Il più vistoso è il monitor LCD, più grande e più nitido del precedente (3,2” contro 3” e 1.200.000 pixel contro 920.000 pixel) tanto da perdere l’utile copertura in plastica antiurto e antigraffio fornita a corredo con la D7000. Passando ai pulsanti-funzione, si nota l’aggiunta di un tasto Info extra configurabile (sulla colonna di sinistra) e lo scambio di posizione tra quello per la scelta della qualità di immagine e quello della sensibilità ISO. Sul lato destro rispetto al monitor LCD lo sguardo va subito al pulsante-Joystick, che incorpora il meccanismo di blocco più razionale ed intuitivo rispetto a quello separato presente sulla D7000. Anche il LiveView beneficia dello sforzo di semplificazione generale e si presenta identico a quello della D600 con lo switch tra modalità fotocamera/videocamera ed il pulsante Lv al centro. Ancora, il piccolo microfono posteriore per la registrazione di brevi messaggi vocali è stato spostato in basso. Quello della D7000 correva il rischio di essere ostruito dal pollice durante le riprese. Infine, il reparto connessioni è stato modificato con l’aggiunta di una coppia di prese mini-Jack per il collegamento di un microfono esterno e per le cuffie (stereo), dell’uscita mini HDMI tipo C e di quella del GPS.

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Sul campo
La D7100 condivide la medesima attenzione per l’ergonomia che contraddistingue tutte le reflex della casa, dalle top class alle entry-level. L’impugnabilità e la facilità d’uso sono doti ormai acquisite e rappresentano un vero e proprio marchio di fabbrica. Il grip è impeccabile è consente di utilizzare l’apparecchio con una sola mano, benché il peso della macchina superi il chilogrammo in ordine di marcia con l’obiettivo 18-105mm VR fornito in kit. I comandi sono ben leggibili e accessibili e la pressione dei pulsanti rivela una particolarità costruttiva interessante che assimila la D7100 all’ammiraglia D800, ovvero la resistenza all’umidità ed alla polvere. Infatti sono state inserite guarnizioni a tenuta nei punti chiave del corpo macchina. Una buona notizia per chi conta di scattare in condizioni ambientali difficili. Un’altra buona notizia è rappresentata dal mirino a copertura integrale ed ingrandimento 0,94x, che visualizza le impostazioni attraverso un piccolo display OLED molto luminoso e a risparmio energetico. Con l’occhio incollato al mirino la visione della scena è luminosa e ben contrastata fino ai margini del campo inquadrato con una leggera dominante rosata, che però non influisce sull’immagine finale. La macchina è pronta a scattare in 0,13sec. ed è accreditata di uno shutter-lag pari a 0,052sec. (secondo i dati CIPA), il che la configura come una vera e propria sportiva di razza. Se poi aggiungiamo che la raffica a piena risoluzione raggiunge i 6fps la curiosità di saggiare le doti corsaiole della D7100 aumenta sempre più. Anche perché il modulo Autofocus è tutto nuovo rispetto a quello della D7000, e deriva da quello in forza alla D300s, ovvero il Nikon MultiCam 3500 DX. Quest’ultimo conta 51 punti con i 15 centrali (distribuiti su tre colonne da 5 punti l’una) a croce sensibili al movimento orizzontale e verticale (quello della D7000 conta 39 punti di cui 9 a croce). Inoltre, la sensibilità minima è stata portata a -2EV (contro i -1EV della D7000), con maggiori possibilità di scattare in condizioni di luce scarsa. Nei test effettuati su strada, con tutti i punti attivi ed in modalità AF-C, la D7100 è apparsa più pronta della D7000 con percentuali molto basse di scatti fuori fuoco. Questo sia con soggetti in rapido avvicinamento che con quelli in movimento destra/sinistra alto/basso. Ricordiamo che il modulo AF lavora in sinergia con quello esposimetrico Color Matrix 3D II, utile soprattutto in modalità 3D Tracking che consente il riconoscimento del soggetto in base alla forma e al colore. Qualche incertezza, invece, l’abbiamo rilevata nelle riprese in interni con scarsa illuminazione, dove meno marcata ci è parsa la differenza tra i due modelli, ma sappiamo quanto l’ottica (apertura relativa e velocità del motore AF) conti in questi casi ed il dato in sé non va preso in senso assoluto.

Come va?
Ventiquattro Megapixel sono tanti. E pesano. Sia in fase di scatto, che in sede di valutazione della qualità dell’immagine. Rispetto a quest’ultima il dato incide direttamente sul rumore elettronico in rapporto alle dimensioni del sensore, mentre rispetto al primo si riflette sulla capacità del buffer di digerire grandi quantità di informazioni nell’unità di tempo. Così, cronometro alla mano, abbiamo registrato le prestazioni alla massima velocità consentita (6fps) alla massima risoluzione. La D7100 consente di scattare 100 Jpeg con un tempo pari a circa 60 sec. per scrivere i file, mentre se si imposta il RAW il numero precipita a 6 immagini con un tempo di 6 sec. per svuotare completamente il buffer. Un dato, quest’ultimo non proprio da record, che risente della mole dei file immagine. Per quanto riguarda il rumore, invece, non sono mancate le sorprese. Ci saremmo aspettati di vedere fotografie con dettagli deteriorati e colori alterati già alle medie sensibilità ISO, invece le immagini sono pulite fino a 1600 ISO con il disturbo che diventa fastidioso solo a 6400 ISO. L’assenza del filtro anti-aliasing rende la grana digitale molto simile a quella della pellicola, ovvero quasi scolpita, e la conservazione del dettaglio alle alte sensibilità rappresenta la vera differenza rispetto al modello precedente. Le reflex Nikon di ultima generazione hanno in comune una gamma dinamica notevole con funzioni avanzate di gestione che consentono di estendere la capacità di lettura delle alte e delle basse luci. La D7100 non fa eccezione e si avvicina per certi versi ai risultati ottenuti dall’ammiraglia D800. La curva della gamma dinamica, infatti, abbraccia valori compresi tra -5,5EV e +4EV (ovvero quasi 10 stop) senza ricorrere al D-Lighting attivo che, all’occorrenza stappa le ombre più chiuse senza bruciare i dettagli nelle alte luci. Per quanto riguarda il comparto video, i cambiamenti rispetto alla D7000 sono stanziali. Troviamo infatti la possibilità di riprendere a 1080p 30, 25, 24fps con compressione H264/MPEG4 ed audio PCM lineare, nonché la presenza di un uscita HDMI non compressa e la possibilità di utilizzare un microfono esterno e le cuffie. Le immagini girate con lo zoom in kit si caratterizzano per la resa cromatica brillante e piacevole ma, data l’assenza del filtro passa basso ottico, risultano un po’ più morbide del previsto. La formazione del moiré video è, anche qui a sorpresa, scarsamente avvertibile e comunque non fastidiosa come su altre reflex dove l’effetto è più marcato. Ci saremmo aspettati, invece, di poter gestire l’apertura anche in fase di ripresa una volta avviata la registrazione ma ciò, come sulle sorelle D600 e D5200, non avviene. Una limitazione che i videomaker dovranno prendere in considerazione. L’AF in video non è quello che si dice un fulmine di guerra, sebbene la D7100 possa contare sulla modalità AF-A (una sorta di AF continuo video), che dovrebbe garantire una messa a fuoco costante, nella realtà dei fatti è meglio effettuare le riprese in modalità manuale.

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Piccola grande Nikon
La D7100 è pensata per chi vuole investire in una reflex dalle caratteristiche avanzate senza rinunciare alla praticità e alla facilità di utilizzo. A seconda del livello di esperienza del fotografo potrà trasformarsi da tranquilla compagna di vacanza a piccola professionale tutto pepe con doti nascoste tutte da scoprire. Tra quelle importanti, segnaliamo alcune funzioni da pro come la regolazione fine dell’AF, la correzione automatica della distorsione e dell’aberrazione cromatica laterale, senza tralasciare lo scatto in HDR multi-shot o single-shot, lo sviluppo del file RAW on camera per finire con la modalità di scatto con crop 1,3x, molto utile quando il teleobiettivo non basta a raggiungere il soggetto. Ricordiamo, inoltre, la compatibilità con gli obiettivi AF e AF-D e con tutte le ottiche Nikkor a fuoco manuale prodotte (ovviamente con alcune limitazioni ), che consente di scegliere all’interno di uno dei sistemi più ampi del mondo. Per finire, ricordiamo che Nital, distributore ufficiale italiano del marchio Nikon, offre su tutti i prodotti una garanzia di 4 anni e una rete di assistenza capillare. Un dato non da poco ed indice di serietà in piena era e-commerce nella quale spesso spuntare il miglior prezzo significa esporsi al rischio più alto.

Enrico Fontolan

Costruttore: Nikon Giappone
Distributore: Nital – via Vittime di Piazza Fontana 54 – 10024 Moncalieri (TO) Tel. 0118996804 – www.nital.it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore
Sensore: CMOS APS-C (23,5×15,6mm) con 24.1MP
Innesto obiettivi: baionetta Nikon F con accoppiamento AF e contatti AF
Spazio colore: Adobe RGB, sRGB
Processore: EXPEED 3
Risoluzione min/max: 2992×2000/6000×4000 pixel
Formati immagine: RAW, RAW+JPEG, JPEG
Video: MPEG4/H.264 1920×1080 30, 25, 24fps,
Audio AAC stereo Auto focus: TTL MultiCam 3500DX su 51 punti
Modalità AF: AF-A, AF-C, AF-S, Manuale
Luce assistenza AF: sì
Esposizione: TTL con sensore RGB da 2016 pixel Color Matrix 3D II , parziale, media a prevalenza centrale, spot
AE Lock: sì
Compensazione Esposizione: +/-5 EV a passi di 1/3 o 1/2 stop
Bracketing: su 2-5 fotogrammi a passi minimi di 1/3 stop
Sensibilità ISO: da 100 a 6400 ISO (fino a 25.600 ISO in modalità estesa)
Otturatore: da 30 sec. a 1/8000, posa B, sincroflash 1/250sec.
White Balance: Auto, manuale con 8 modalità
Mirino: Pentaprisma copertura 100%, ingrandimento 0,94x
Monitor: TFT LCD a colori da 3,2″ con 1.200.000 pixel
Flash incorporato: N.G. 12, copertura 18mm
Modalità di ripresa: P, A, S, M, Effects
Cadenza di ripresa: fino a 6 fps (7 fps crop 1,3x)
Connessioni: USB 2.0, mini HDMI, Mic, Cuffie
Supporto di memoria: Doppio slot per schede SD/SDHC/SDXC
Alimentazione: accumulatore ricaricabile agli ioni di litio tipo EN-EL15
Dimensioni: 135,5×106,5×76 mm Peso: 765 g.

La pagella

ESTETICA    9/10
Linee più morbide rispetto al modello precedente, la D7100 non altera l’ergonomia e l’estetica del family-feeling Nikon, caratterizzato da grande sobrietà ed elevata maneggevolezza nell’uso sul campo.

COSTRUZIONE    8/10
Le dimensioni rispetto alla D7000 sono aumentate, ma il peso è diminuito, grazie al guscio in magnesio e al rivestimento in policarbonato ad alta densità.

VERSATILITA’    8/10
È la media di casa che consente di attingere ad un vastissimo parco ottiche anche vintage grazie alla baionetta F-Mount sperimentando la creatività senza investire un capitale.

PRESTAZIONI FOTO    9/10
La scelta di eliminare il filtro ottico passa-basso consente di ottenere immagini caratterizzate da una resa dei dettagli superiore con un piacevole effetto presenza. Buono anche il contenimento del rumore elettronico rispetto alla densità dei pixel distribuiti sul sensore.

PRESTAZIONI VIDEO    8/10
Le immagini girate con lo zoom in kit si caratterizzano per la resa cromatica brillante e piacevole ma, vista l’assenza del filtro passa basso ottico, risultano un po’ più morbide del previsto. Buono il contenimento del moiré.

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO    8/10
La D7100 non è sicuramente una reflex economica, ma il kit offerto mette in condizioni di scattare immagini e riprendere video di alto impatto e notevole qualità. La garanzia Nital di ben 4 anni copre corpo macchina e obiettivo.

PRO
✔ Nitidezza e resa del dettaglio elevati
✔ Rumore agli alti ISO contenuto
✔ Gamma dinamica estesa
✔ Funzioni avanzate professionali
✔ Moiré foto invisibile
✔ Presa per Mic e Cuffie

CONTRO
✔ Tempi di attesa tra una raffica e la successiva
✔ AF video migliorabile
✔ Schermo LCD fisso

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