Dal 12 al 20 luglio, il Palazzo del Podestà di Faenza ospita (A)typical Nature, la grande mostra immersiva, curata e organizzata da ISIA Faenza a conclusione dell’anno accademico 2024-25.
L’esposizione propone un modello aperto, contaminato e visibile di quanto accade a livello di ricerca e progettazione nella prima fra le istituzioni di livello universitario in città.
(A)typical Nature si sviluppa all’interno di una cornice narrativa, una sorta di “mistero svelato”, che trasforma allegoricamente e ironicamente l’istituto universitario faentino – nato nel 1980 da un progetto culturale di Bruno Munari e Giulio Carlo Argan – in un Laboratorio di Ibridazione e Sintesi Individui Atipici (ISIA). Qui si infondono fantasia, passione e un po’ di follia: si racconta, infatti, di un reporter infiltrato che altera l’equilibrio tra gli “Individui Atipici”, portando al collasso il “Laboratorio”. Il ritrovamento di quanto girato dal giornalista e del diario di uno dei professori prova che, da anni, presso ISIA Faenza si creano manufatti in grado di migliorare il mondo, ora in mostra insieme a tutta la documentazione originale. Gli esperimenti “rinvenuti dopo anni di oblio” sono in realtà i risultati di ricerca attorno al grande tema della compatibilità dei materiali, dell’importanza dell’etica nella comunicazione e della funzione sociale del Design: tutto questo è ciò che si realizza ogni anno nella Fabbrica ISIA Faenza.
(A)typical Nature ha ricevuto il patrocinio del Comune di Faenza.
Nel grande Salone dell’Arengo del Palazzo del Podestà si snoda una mostra interattiva e fisica allo stesso tempo che utilizza i linguaggi della comunicazione visiva e dell’arte per raccontare, in chiave sperimentale, questa ricca e fantastica storia attraverso filmati grezzi girati dal fantomatico reporter: video corporate originali del laboratorio, modelli e prototipi realizzati effettivamente all’interno di ISIA Faenza durante l’ultimo anno accademico, installazioni interattive in realtà aumentata (AR), fruibili in maniera dinamica e coinvolgente tramite smartphone e visori dedicati dotati dell’app gratuita BePart.
Nei locali a fianco del Salone è allestita una sezione dedicata a progetti significativi del corpo docente della Istituzione universitaria dedicata al Design per porre in evidenza l’articolazione delle esperienze professionali trasmesse a studentesse e studenti.