In un volume di ben 774 pagine, Claudio Gargano affronta ed approfondisce un tema intrigante che lega lo scrittore americano Howard Phillips Lovecraft alla Settima Arte, alla televisione, ed altro ancora
I nostri lettori più fedeli forse ricorderanno il nome di Claudio Gargano, che – un bel po’ di anni fa – ha collaborato con uno spazio dal nome esplicativo: “Diario di un Backstage”. Avevamo conosciuto Claudio come videomaker, e non a caso avevamo anche presentato sulla rivista il suo corto Anime nere prima di iniziare la collaborazione redazionale.
Oggi Claudio continua l’attività di film maker free lance, alla quale si è aggiunta quella di critico cinematografico. E, proprio da queste esperienza, sommando la storica passione per il cinema, e quella adolescenziale per la letteratura Weird di Lovecraft è nato il libro che vi presentiamo: “Il cinema di Cthulhu: l’influenza di H. P. Lovecraft sull’immaginario filmico”, edito da Martin Eden Edizioni.
In attesa di leggere il libro, vi ricordiamo che l’influenza di H. P. Lovecraft sull’immaginario collettivo ha avuto un’ascesa notevole, che si è materializzata in opere artistiche (cinema, televisione, fumetto) e prodotti ludici, fumettistici. Da qui deriva un’indagine approfondita (774 pagine!) sulla contaminazione psichica dell’immaginario, con ampio spazio a film e televisione, influenzate in tutta evidenza dalla narrativa di Lovecraft – anche se non dichiaratamente ispirate al suo pensiero – oltre che, naturalmente, agli adattamenti ufficiali.