Dom 28 Aprile 2024

Osram, luce sui dispositivi mobili

Osram MWC

Al Mobile World Congress di Barcellona 2018 Osram Opto Semiconductors ha ‘illuminato’ sulle soluzioni innovative legate allo sviluppo delle applicazioni per la luce visibile e invisibile nei dispositivi mobili

All’MWC di quest’anno 2018, fra tanti smartphone, non mancano espositori che hanno presentato varie tecnologie chiave – di oggi e di domani – legate in qualche modo al mondo ‘mobile’. Osram Opto Semiconductors, azienda specializzata in componenti e soluzioni optoelettroniche, da esempio, ha presentato soluzioni innovative che potranno diffondersi nelle prossime generazioni di dispositivi mobili (smartphone, tablet e dispositivi indossabili…) grazie allo sviluppo delle applicazioni per la luce visibile e invisibile.

Iniziamo con il dire che diverse tecnologie chiave dietro l’innovazione nei dispositivi mobili si basano sull’uso della luce, e non solo per quello che riguarda l’illuminazione del display e il flash. In effetti, c’è molto ancora, e gli sviluppi legati agli infrarossi e al laser si stanno materializzando sempre di più nei mobile devices.
Nella logica di uno stile di vita sempre più digitale, con dispositivi mobili, operazioni come il riconoscimento e il monitoraggio oculare invece del tocco rendono la gestione più intuitiva, e il crescente utiulizzo di app usate per gestire ogni aspetto della vita lascia ipotizzare un grande sviluppo dai contorni ancora tutti da scoprire.
Pensiamo all’identificazione biometrica: la scansione dell’iride e il riconoscimento facciale – le cui caratteristiche sono captate dai sensori e confrontate con i dati precedentemente memorizzati – sono tra i metodi più affidabili e sicuri, comoda alternativa alla gestione delle password.

Per funzionare in modo affidabile nei dispositivi mobili, sia la scansione dell’iride che il riconoscimento facciale richiedono speciali LED aggiuntivi a raggi infrarossi per illuminare la zona. Quando un utente desidera accedere a un dispositivo, gli scanner dell’iride illuminano l’occhio con luce a infrarossi: il software analizza quindi un’immagine del modello dell’iride, unico per ogni individuo. I sistemi di riconoscimento facciale identificano invece caratteristiche che sono indipendenti dalle espressioni facciali, tra cui la lunghezza e la larghezza del naso, la profondità delle cavità oculari e la forma degli zigomi. L’illuminazione supplementare del viso con luce a infrarossi garantisce un riconoscimento facciale estremamente affidabile in ogni situazione: la probabilità che una persona sbagliata possa accedere al dispositivo è di circa una su un milione.

Del resto, le applicazioni ‘luminose’ nei dispositivi mobili sono quasi infinite, comprendendo la sicurezza, l’assistenza sanitaria, il fitness personale, la vendita, l’e-commerce e molti altri ancora. Le tendenze di sviluppo prevedono una crescente miniaturizzazione e contemporaneamente l’incremento delle funzionalità nei dispositivi, a vantaggio di una perfetta integrazione dei dispositivi mobili nella vita digitale dei consumatori di domani.

 

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