Lun 29 Aprile 2024

Sony e Panasonic insieme per il disco ‘next-gen’

Sony e Panasonic hanno annunciato di avere sviluppato congiuntamente un supporto ottico di nuova generazione. Si chiama Archival Disc ed è progettato principalmente per scopi professionali di archiviazione dati e, in pochi anni, è destinato a raggiungere capacità di memorizzazione fino ad 1 TeraByte con la sicurezza della durata nel tempo di almeno 50 anni.

Il supporto ha le stesse dimensioni dell’attuale Blu-ray Disc dal quale eredita anche parte delle tecnologie (fra cui la frequenza di emissione della luce laser) integrandole con altre nuove per raggiungere forte incremento di capacità che passa dai 50 GB del BD a doppio strato (e 128 GB del BD-XL a quattro disponibile da poco tempo per supporti registrabili) ai 300 GB della prima versione fino all’obiettivo di almeno 1 TB per disco.

L’Archival Disc, come DVD e BD, utilizza la tecnica della registrazione multistrato partendo fin dall’inizio con 3 layer minimi, cui aggiunge anche la registrazione su entrambe le facce del disco, utilizzata in passato per il DVD ma non per il Blu-ray (non per motivi tecnici ma principalmente commerciali). La frequenza della luce laser è di 405nm, anche qui come per il Blu-ray, e con la medesima apertura numerica 0.85. Questo, unito ad alcuni aggiornamenti tecnologici, permetterà di immagazzinare fino a 300 GB di dati fin dalla prima versione, prevista per il 2015.
Successivamente Sony e Panasonic prevedono di estendere la capacità fino a 500 GB introducendo una tecnologia High Linear Density basata su una tecnica di cancellazione dell’interferenza interfrequenza, per poi raggiungere 1 TB con la tecnologia Multi Level Recording. Questa, in pratica, prevede la registrazione sul disco non più di due simboli in modalità binaria (ad esempio 0 ed 1 codificati come punto (pit) riflettente/opaco del disco), ma più simboli in modalità “emmaria” (M simboli). In questo la densità di scrittura può essere incrementata e con essa la capacità utile del disco a parità di dimensioni dello stesso, lunghezza d’onda e numero di strati.
Con questo sviluppo le due aziende intendono indirizzare la crescente esigenza di capacità di memorizzazione che, soprattutto nell’ambito della produzione video e di immagini, non accenna a diminuire. L’Archival Disc, come suggerisce anche il nome, non è attualmente pensato per l’impiego in ambito consumer confermando l’impressione che l’eventuale successore del Blu-ray non sarà un supporto fisico ma, probabilmente, ‘la nuvola’.

Archival Disc roadmap

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