Mar 30 Aprile 2024

SWPA 2019: Italia in prima fila

Copyright: © Christy Lee Rogers, United States of America, Open Photographer of the Year, Open, Motion (Open competition), 2019 Sony World Photography Awards

La World Photography Organisation ha reso noti i nomi dei vincitori assoluti dei prestigiosi Sony World Photography Awards… e i nostri artisti dell’immagine hanno fatto la parte del leone!

Proclamati i vincitori dei Sony World Photography Awards 2019, il prestigioso concorso organizzato da Sony e World Photography Organisation, che può ben essere annoverato fra i principali premi di settore a livello mondiale, con i suoi 326.997 partecipanti in rappresentanza di 195 paesi… un vero record!

La sua piattaforma globale rappresenta infatti un importantissimo sguardo sul mondo della fotografia contemporanea e offre agli artisti, sia affermati che emergenti, una straordinaria opportunità di esporre il proprio lavoro.

Quest’anno la rilevanza dell’evento è ancora maggiore per noi italiani, dato che l’ambito titolo di Photographer of the Year è stato assegnato al nostro Federico Borella – fotoreporter freelance bolognese, 35 anni – premiato a Londra per la serie di scatti Five Degrees (sul drammatico tema dei suicidi in Tamil Nadu, India), elogiata dalla giuria per “la sensibilità, l’eccellenza tecnica e la capacità di mettere in luce con espressione artistica un problema di portata mondiale”.

L’Italia, d’altronde, è stata la vera protagonista di questa 12° edizione, con numerosi altri award: oltre a Borella stesso, che si è aggiudicato – sempre con Five Degrees – il primo posto nella sezione Fotografia documentaria, troviamo Valentina Piccinni al top della categoria Scoperta (insieme a Jean-Marc Caimi), Alessandro Grassani primo nello Sport con la serie Boxing Against Violence, e Massimo Giovannini con un ottimo piazzamento (secondo) alla voce Ritratto.

Onore ai nostri fotografi, dunque, e a tutti gli altri selezionati, tra cui l’artista israeliano Nadav Kander che ha ritirato il premio Outstanding Contribution to Photography 2019.

Nella sezione Open (scatti singoli) il premio Fotografo dell’anno è andato alla fotografa hawaiana Christy Lee Rogers, nella categoria Giovani (12-19 anni) alla diciottenne Zelle Westfall, Stati Uniti, e in quella Student allo spagnolo Sergi Villanueva.

Ecco le immagini dei vincitori assoluti dell’edizione 2019.
Immagine sopra al titolo: Copyright: © Christy Lee Rogers, United States of America, Open Photographer of the Year, Open, Motion (Open competition), 2019 Sony World Photography Awards
‘Girato sott’acqua alle Hawaii, di notte, questa immagine fa parte della mia Collezione di Muse. Ho usato la superficie di una piscina come una tela e utilizzato gli effetti naturali della rifrazione della luce’.

Questi, invece, i vincitori e i finalisti delle varie categorie Professional:

Architettura
1° Stephan Zirwes, Germania, per la serie Cut Outs-Pools 2018
2° Tuomas Uusheimo, Finlandia
3° Peter Franck, Germania

Brief
1° Rebecca Fertinel, Belgio, per la serie Ubuntu-I Am Because We Are
2° Christina Stohn, Germania
3° Edward Thompson, Regno Unito

Fotografia creativa
1° Marinka Masséus, Paesi Bassi, per la serie Chosen [not] to be
2° Leah Schretenthaler, Stati Uniti
3° Pol Kurucz, Francia

Scoperta
1° Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, Italia, per la serie Güle Güle
2° Boyuan Zhang, Cina
3° Karina Bikbulatova, Russia
Fotografia documentaria
1° Federico Borella, Italia, per la serie Five Degrees
2° Brent Stirton, Sudafrica
3° Mustafa Hassona, Palestina

Paesaggio
1° Yan Wang Preston, Regno Unito, per la serie To the South of the Colourful Clouds
2° Marco Kesseler, Regno Unito
3° Kieran Dodds, Regno Unito

Natura e animali selvatici
1° Jasper Doest, Paesi Bassi, per la serie Meet Bob
2° Christian Vizl, Messico
3° Maela Ohana, Francia

Ritratto
1° Álvaro Laiz, Spagna, per la serie The Edge
2° Massimo Giovannini, Italia
3° Laetitia Vançon, Francia

Sport
1° Alessandro Grassani, Italia, per la serie Boxing Against Violence: The Female Boxers Of Goma
2° Kohei Ueno, Giappone
3° Thomas Nielsen, Danimarca

Natura morta
1° Nicolas Gaspardel e Pauline Baert, Francia, per la serie Yuck
2° Yiming Zhang, Cina
3° Cletus Nelson Nwadike, Svezia

Tutti gli scatti premiati, finalisti e meritevoli di menzione saranno esposti – fino al 6 maggio 2019 – alla mostra dei Sony World Photography Awards, allestita presso la Somerset House di Londra, e successivamente itinerante in diversi paesi del mondo

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 Di seguito le descrizioni alle immagini dei fotografi vincitori:

Copyright: © Federico Borella, Italy, Photographer of the Year, Professional, Documentary (Professional), 2019 Sony World Photography Awards

Uno studio dell’Università di Berkeley ha trovato una correlazione tra il cambiamento climatico e il suicidio tra gli agricoltori indiani. Si stima che 59.300 suicidi di agricoltori negli ultimi 30 anni siano attribuibili ai cambiamenti climatici. Secondo gli esperti, le temperature in India potrebbero aumentare di altri 5 gradi Fahrenheit entro il 2050. Senza un intervento governativo mirato, il riscaldamento globale porterà a più suicidi in tutta l’India.
Ma cosa porta gli agricoltori, che pagano il loro debito investendo nella produzione e rimborsando i prestiti precedenti, a questo atto estremo? Nonostante questi sforzi, i raccolti danneggiati da condizioni climatiche avverse e una gestione idrica miope portano al fallimento del rimborso del debito. L’impatto dei cambiamenti climatici influisce sul benessere globale, minacciando non solo l’India ma l’umanità nel suo complesso.
Questo progetto fotografico è nato nel Tamil Nadu, lo stato più meridionale dell’India, che sta affrontando la peggiore siccità degli ultimi 140 anni.

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Copyright: © Sergi Villanueva, Spain, Student Photographer of the Year, Student, 2019 Sony World Photography Awards

“Nel mio dialetto, valenciano, c’è una parola che descrive l’orgoglio per la terra a cui appartengo: La Terreta. Un sentimento che ci circonda tutti: far parte di La Terreta è amare le nostre radici, la ricchezza della nostra terra, la nostra cultura, la nostra gente, la nostra identità. Ogni volta che vado a La Terreta c’è un segnale che vedo sulla strada che mi accoglie a casa: gli aranceti. Ecco perché in questa serie mi sono concentrato sulla vita quotidiana intorno agli alberi d’arancio, dai contadini che piantano e si prendono cura degli alberi per raccogliere il frutto, alle donne che scelgono le arance che finiranno in giro per il mondo.L’arancio è l’essenza della mia terra, mantiene il sentimento di appartenenza e lascia la porta aperta alle generazioni future, diffondendo un messaggio sul valore di prendersi cura di ciò che la natura ci offre come parte della nostra identità.

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Copyright: © Zelle Westfall, United States of America, Youth Photographer of the Year, Youth, Diversity (2019 Youth competition), 2019 Sony World Photography Awards

‘Avevo questa immagine nella mia mente ancor prima di scattarla. Questo è stato il primo scatto, giusto per testare l’illuminazione. Sapevo che era quello che stavo cercando. Il resto delle immagini l’ho fotografato insieme al mio amico Jordan, compagno di scuola, che è una delle persone più divertenti che conosca. Nella società di oggi è importante sottolineare la bellezza delle donne dalla pelle scura a cui spesso viene detto che sono “troppo scure”.

 

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