Gio 18 Aprile 2024

Fotocamera CSC Fujifilm X-T1

(Estratto da Tutto Digitale 89 – Maggio  2014)

Fotocamera CSC Fujifilm X-T1 – Prezzo:  solo corpo 1.299€;  kit con obiettivo XF 18-55mm F2.8-4 R 1.650€

La nuova top di gamma della serie Fujifilm X ha un’impostazione da reflex con un grande mirino (elettronico) e tutti i vantaggi di scatto di una mirrorless. Sembra fatta apposta per scendere in strada a catturare il momento decisivo…

Street shooter
Leggerezza, compattezza, trasportabilità. Affidabilità, precisione, silenziosità. Queste le doti che un novello Cartier-Bresson dell’era digitale chiede alla sua fotocamera. Ora come allora. Perché passare inosservati è la regola numero uno per fermare il fatidico momento decisivo: l’istante in cui accade qualcosa che l’occhio del fotografo cristallizza in una scheggia di tempo irripetibile. Fujifilm ha sposato questa filosofia fin dal momento del lancio della sua prima macchina della serie X e questo, legato al look vintage e all’impostazione analogica dei comandi, ha decretato il successo dei suoi apparecchi. Il mix di tradizione ed innovazione è una formula vincente non solo dal punto di vista estetico, bensì funzionale capace di coniugare la facilità d’uso al design classico, l’innovazione con la ricerca in ambito hi-tech. È così che il sensore X-Trans si è rinnovato insieme al processore d’immagine raggiungendo standard molto elevati in termini di qualità d’immagine e, soprattutto, contenimento del rumore digitale. È così che l’impostazione Leica M-like dei primi modelli ha lasciato spazio alla configurazione dell’attuale X-T1, la mirrorless della casa giapponese più simile ad una reflex. Un apparecchio che, sulla carta, sembra non avere difetti se non quello di costare sensibilmente di più delle cugine con lo specchio di pari fascia.

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Sembra reflex ma non lo è
Il design della nuova X-T1 può facilmente trarre in inganno l’occhio del fotografo poco navigato. Il tettuccio così simile ad un pentaprisma con tanto di slitta a contatto caldo, le ghiere metalliche per impostare i comandi e, soprattutto, l’oculare del mirino collocato in asse con l’ottica innestata, possono farla passare tranquillamente per una reflex. Ma se la si osserva di lato si capisce subito che reflex non può essere: il corpo macchina è semplicemente troppo sottile per alloggiare lo specchio ribaltabile. Quella che stiamo impugnando è una mirrorless (o CSC camera, chiamatela come volete) dalla linea sobria ed elegante, costruita senza lesinare sui componenti di qualità. A partire dal guscio in alluminio pressofuso, per finire con la profusione di guarnizioni a tenuta, che ne decretano la tropicalizzazione integrale. Un unicum quest’ultimo nella famiglia Fujifilm. La casa, infatti, dichiara più di 75 guarnizioni poste nei punti chiave dell’apparecchio contro le infiltrazioni di polvere ed umidità. Una bella notizia per i fotoreporter e tutti gli shooters en-plein-air, che possono contare su un’impostazione dei comandi molto intuitiva e veloce. I parametri di scatto si regolano attraverso l’utilizzo di ghiere zigrinate con tanto di blocco di sicurezza. La filosofia da macchina analogica è talmente radicata nel DNA di Fujifilm che non solo i tempi di scatto e l’automatismo a priorità di diaframmi ma perfino la sensibilità ISO si imposta ruotando una ghiera. Una scelta che molti possono trovare estrema, ma che a noi non è dispiaciuta affatto. Naturalmente, seguendo tale filosofia, non possono mancare i selettori coassiali delegati alla regolazione della modalità di scatto (quello alla sinistra del mirino) e all’area di lettura dell’esposimetro (quello alla destra del mirino). Dove non arrivano le ghiere, per così dire, vengono in soccorso i pulsanti. In particolare, segnaliamo quello per la registrazione diretta del video a fianco a quello di scatto e gli altri, pochi per la verità, collocati sul dorso dove si trova il classico tasto Q per accedere alla schermata con le funzioni digitali di semplice regolazione.

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Confortevole visione
La novità più piacevole introdotta sulla X-T1 è il mirino. Un’unita EVF che stabilisce un record nella categoria. Infatti raggiunge un ingrandimento pari a 0,77x, e può contare su una risoluzione di 2.360.000 pixel, il tutto con una fluidità d’immagine davvero notevole. Nell’uso sul campo si distingue per il comfort di visione che, in molte situazioni, supera quello ottico di una reflex. È il caso degli scatti effettuati in condizioni di luce scarsa, quando il mirino della reflex può diventare molto scuro, mentre quello elettronico mantiene la leggibilità della scena inquadrata. Se questo non bastasse c’è poi il monitor LCD posteriore inclinabile che offre una diagonale di 3” con una risoluzione di 1.040.000 pixel. Insomma, fare l’inquadratura non è un problema, così come eseguire la messa a fuoco, grazie ad una funzione denominata Dual View, che attiva un ingrandimento di dettaglio nel mirino con tanto di Focus Peaking per non perdere il soggetto. Meno convincente ci è parsa l’ergonomia generale penalizzata dalle dimensioni ridotte sia della macchina che di alcuni comandi. In particolare le ghiere di selezione anteriore e posteriore sono molto piccole ed annegate nel corpo e risultano di difficile accessibilità soprattutto per chi ha le mani grandi. Passiamo quindi al modulo Autofocus, che la X-T1 condivide con la X-E1 (così come del resto il sensore ed il processore). Il sistema a rilevazione di fase è accreditato di una risposta pari a 0,8 millisecondi il che lo renderebbe il più veloce al mondo. In effetti, sebbene la velocità sia superiore a quella degli altri modelli della serie X (non però a quella della X-E1), le previsioni della casa sono risultate ottimistiche soprattutto quando il soggetto è in movimento. In questo caso l’AF ha denotato alcune incertezze proprio nella modalità ad inseguimento mitigate soltanto dalla considerazione stante la quale sarà altamente improbabile vedere un fotografo di eventi sportivi a bordo pista con la X-T1. Meglio utilizzarla nella street photography, soprattutto in virtù delle ottiche molto luminose tra le quali scegliere. Noi abbiamo potuto utilizzare il nuovo 18mm f/2 che si è rivelato un obiettivo a focale fissa tuttofare, molto nitido, compatto e ben costruito, che consente di passare inosservati e viaggiare leggeri fotografando con disinvoltura sia in esterni che in interni, dove il grande talento della X-T1 può sprigionarsi alla grande. Stiamo parlando della capacità di tenere molto basso il livello di disturbo nelle fotografie scattate alle elevate sensibilità ISO, terreno dove i reporter agguerriti si sfidano a colpi di click. La sensibilità di riferimento sale di un gradino rispetto alla X-E1 ed arriva a 51.200 ISO (in modalità estesa H2). Il bello è che si possono scattare foto in tutta tranquillità anche a 3200 ISO o 6400 ISO senza preoccuparsi troppo del rumore digitale, visibile ma non fastidioso con dettagli sempre leggibili e ben disegnati. Questo grazie alla sinergia del processore EXR II e del sensore CMOS X-Trans II privo del filtro ottico passa basso, che aumenta la nitidezza percepita.

Per chi ama la qualità
La Fujifilm X-T1 è la macchina ideale per chi è alla ricerca della qualità d’immagine senza compromessi. I risultati in tal senso fanno passare in secondo piano una certa pigrizia del modulo AF e l’ergonomia generale che penalizza l’utilizzo soprattutto per chi ha le mani grandi. In questo caso consigliamo vivamente l’acquisto del grip opzionale MHG-XT che aumenta le dimensioni del corpo macchina migliorando notevolmente la presa. In alternativa ci si può rivolgere anche al battery grip VG-XT1, che inoltre, aumenta l’autonomia di scatti. La filosofia del progetto e le impostazioni generali fanno della XT-1 un apparecchio versatile sia nelle mani del fotoreporter (che può contare sulla robusta costruzione, sulla resa agli alti ISO e sul mirino grande e luminoso), ma anche in quelle del paesaggista che vuole catturare ogni singolo dettaglio puntando sull’estrema nitidezza dell’immagine fornita dal sensore in accoppiata con alcune ottiche del sistema Fujifilm X. In quest’ultimo caso il prezzo lievita non poco, mettendo pericolosamente in concorrenza la X-T1 con alcune reflex semipro di pari formato-sensore, ma ormai la generazione mirrorless è matura anche per il confronto diretto. E chissà che non possano verificarsi delle sorprese…

Enrico Fontolan

Costruttore: Fujifilm Giappone
Distributore: Fujifilm Italia S.P.A. – Strada Statale N. 11 Padana Superiore 2/B – 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) – Tel. 02929741 – www.fujifilm.eu/it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore
Sensore: CMOS X-TRANS APS-C (23,6×15,6mm) con 16.3MP
Innesto obiettivi: baionetta Fuji X-Mount
Spazio colore: Adobe RGB, sRGB
Processore: EXR II Risoluzione min/max: 2496×1664/4896×3264 pixel
Formati immagine: RAW, RAW+JPEG, JPEG Video: MPEG4/H.264 1920×1080 30p/ 1280×720 60p, Audio AAC stereo
Auto focus: TTL su 49 aree
Modalità AF: Area AF, Multi AF, Continuous AF, Tracking AF, Manuale
Luce assistenza AF: sì
Esposizione: TTL su 256 zone, media a prevalenza centrale, spot
AE Lock: sì
Compensazione Esposizione: +/-3 EV a passi di 1/3 stop
Bracketing: su 3 fotogrammi a passi minimi di 1/3 stop
Sensibilità ISO: da 200 a 6400 ISO (100 ISO-51.200 ISO in mod. estesa)
Otturatore: da 30 sec. a 1/4000, posa B, sincroflash 1/180sec.
White Balance: Auto, manuale con 8 modalità
Mirino: EVF a colori da 0,5″ con 2.360.000 pixel, ingrandimento 0,77x
Monitor: TFT LCD ribaltabile a colori da 3″ con 1.040.000 pixel
Flash incorporato: N.G. 7, copertura 14mm
Modalità di ripresa: P, A, S, M, SR+, C, Adv, SP
Cadenza di ripresa: fino a 8 fps
Connessioni: USB 2.0, mini HDMI
Supporto di memoria: SD/SDHC/SDXC
Alimentazione: accumulatore ricaricabile agli ioni di litio tipo NP-W126 Dimensioni e peso: 129×89,8×46,7 mm; 390 g.

La pagella

ESTETICA    9/10
La linea classica ricorda da vicino quella di una reflex per via del tettuccio con foggia a pentaprisma che ospita il mirino elettronico. Le linee filanti e la compattezza ne fanno un apparecchio piacevole da osservare.

COSTRUZIONE    9/10
Materiali di prima scelta per la realizzazione, con guscio in alluminio pressofuso e guarnizioni a tenuta che rendono la X-T1 affidabile in ogni occasione.

VERSATILITA’    8/10
Trasportabilità, affidabilità e silenziosità allo scatto sono le doti di punta della X-T1 che, rispetto alla X-E2 ha il vantaggio del mirino elettronico di grandi dimensioni e dello schermo LCD ribaltabile.

PRESTAZIONI FOTO    9/10
Ormai si può parlare di vera e propria tradizione Fujifilm per ciò che concerne il contenimento del rumore agli alti ISO e la nitidezza delle immagini.

PRESTAZIONI VIDEO    8/10
Macchina versatile anche per quel che riguarda il video, la X-T1 sfodera prestazioni allineate alla concorrenza, senza stupire più di tanto il videomaker esperto.

RAPPORTO QUALITÀ PREZZO    7/10
Il costo, elevato in assoluto, è giustificato da costruzione e dotazione e, soprattutto, dalla qualità d’immagine, che invoglia il confronto con le reflex di pari fascia.

PRO
✔ Mirino EVF ampio e nitido
✔ Qualità d’immagine
✔ Nitidezza molto elevata
✔ Rumore contenuto

CONTRO
✔ Ergonomia di alcuni comandi
✔ Alcune limitazioni nella ripresa video
✔ AF ad inseguimento da migliorare

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