Ven 3 Maggio 2024

Videoproiezione al top, JVC punta sul (laser) blu

Anteprima: ecco la nuova gamma di proiettori digitali (D-ILA) basata sulla tecnologia BLU-Escent

Secondo una tendenza che sta iniziando a diffondersi in questi tempi, nei proiettori di alto livello si comincia a far uso del laser come sorgente luminosa.
L’impiego del laser offre svariati vantaggi per la generazione di immagini legati sia alle caratteristiche intrinseche del laser stesso, che alle specifiche del suo impiego. Quando si indica il colore di una sorgente luminosa, ad esempio il rosso, dipendentemente dal tipo di tecnologia utilizzata il fascio luminoso prodotto contiene sia la frequenza principale, dove l’intensità luminosa raggiunge il suo massimo e dalla quale si attribuisce il colore, ma anche una gamma di frequenze adiacenti. Quanto più ampio è lo spettro di frequenze contenute attorno al colore principale, tanto meno “pura” sarà la componente cromatica.

Per produrre immagini a colori vanno normalmente combinati tre fasci di componenti additive rossa, verde e blu. Tanto più puliti e monocromatici sono i fasci della terna RGB, tanto migliore e precisa sarà la produzione della gamma cromatica completa.
Da questo punto di vista il laser è una sorgente ottimale in quanto la luce che compone il fascio è cromaticamente ben distinta.
Secondo beneficio dell’impiego di sorgenti laser è l’elevato contrasto ottenibile grazie alla bassa dispersione della luce, che per sua natura è molto focalizzata. L’ideale per la generazione di immagini sarebbe utilizzare tre sorgenti RGB e poter produrre le immagini direttamente con i fasci laser, ma questo avrebbe costi molto elevati.

Varie aziende hanno sviluppato diversi meccanismi che impiegano il laser in modo innovativo per sfruttarne le caratteristiche di potenza e pulizia cromatica, abbinandole a metodi meno costosi per la produzione delle immagini.

Nel caso di JVC e del sistema Blu-Escent viene combinato un emettitore laser blu con un sistema di fosfori ed una terna di matrici LCOS (in tecnologia D-ILA). Grazie alla purezza del fascio blu ed alle caratteristiche dei fosfori impiegati, i proiettori BLU-Escent sono in grado di riprodurre un gamut che copre quasi completamente lo spazio sRGB.
Il rapporto di contrasto è a sua volta molto elevato, complice le caratteristiche da tempo apprezzate delle matrici D-ILA, ed è dichiarato pari a 30.000:1, con una intensità luminosa di 1.100 lumen. Sebbene si tratti di valori tipici, e non siano forniti valori ANSI o il metodo di misura, si tratta comunque di numeri molto interessanti.

La durata della sorgente laser è dichiarata per 40.000 ore, un valore molto alto che permette di ridurre le necessità di intervento sul proiettore ed il costo della manutenzione. Inoltre la lampada è composta da più diodi laser, e quindi nel caso in cui un diodo si rompesse, la qualità delle immagini non risulterà alterata in quanto gli altri diodi possono tranquillamente compensare.
Con queste caratteristiche, i proiettori BLU-Escent vengono proposti da JVC per impieghi professionali in cui vi sia necessità di stabilità, affidabilità ed ovviamente notevoli prestazioni dal punto di vista della risoluzione e brillantezza delle immagini. Il sistema BLU-Escent è impiegato attualmente in 4 proiettori D-ILA.

Due varianti, DLA-VS2300G e DLA-VS2300ZG offrono una risoluzione di 1920×1080 pixel e si differenziano per il tipo di obiettivo, fisso nel primo caso e zoom nel secondo.
Altre due varianti, DLA-VS2500G e DLA-VS2500ZG, offrono caratteristiche identiche ai precedenti, ma raggiungono una risoluzione di 3840×2160 pixel utilizzando le stesse matrici Full HD dei modelli precedenti, montati in configurazione e-shift.
Insomma, un prodotto di alto livello per molteplici applicazioni allo stato dell’arte: i concorrenti sono avvertiti!

Sul numero 97 di Tutto Digitale altri dettagli sulla tecnologia e su questi modelli.

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