Ven 3 Maggio 2024

Canon C700, primissimi test

MarcoZamparelli_NicolaSaraval_CanonC700

Una delle macchine da presa del momento, in via di introduzione sul mercato cinematografico, in prova esclusiva su Tutto Digitale. Prime impressioni

La storia è nota. Qualche anno fa Canon decide di attaccare decisamente il mercato delle produzioni televisive e cinematografiche. In prima battuta, lancia la EOS C300, che sarà la capostipite della gamma formata anche dall’entry level C100 e dal top class C500.

L’iniziativa dell’azienda giapponese ha successo, e il marchio inizia a diffondersi anche in ambiti finora poco frequentati da Canon, al punto che alla prima serie recentemente ne è arrivata una seconda, una classica evoluzione ‘mark II’. E non è finita qui. Per le applicazioni ‘over the top’, per le produzioni che non badano a spese, ecco la nuovissima C700, al vertice dell’attuale produzione Canon.

Una macchina che offre prestazioni e versatilità allo stato dell’arte, caratterizzata – per la prima volta – da un form factor diverso da quello delle C100/300/500. L’adozione di molti dispositivi e connessioni che in altri sistema di ripresa vengono venduti come ‘accessori’, qui in effetti è disponibile entrobordo, ed il risultato è che la macchina ha uno sviluppo allungato.

Siamo riusciti ad avere per le mani un esemplare, anzi probabilmente il primo ed unico esemplare al momento a disposizione di Canon in Italia, e ne abbiamo approfittato per un test con uno zoom 18-80mm ed alcune ottiche prime Cine, tutto Canon.

Nell’immagine vedete i primissimi momenti di confidenza fra la macchina e il nostro direttore del videocreativo, Marco Zamparelli, con la complicità del direttore della fotografia Nicola Saraval.

È ancora presto naturalmente per trarre delle conclusioni, ma le prime impressioni sono positive. La macchina, pur non compatta come le sorelle della stessa serie, non crea particolari problemi nell’uso (attraverso spallaccio ed accessori a disposizione), ed offre grande possibilità di personalizzazione grazie ad ampie superfici con filettature-ad hoc.

La resa dell’immagine, almeno durante le prime riprese, effettuate in esterni in una giornata non particolarmente soleggiata, è pulita e corretta; ottimo il ralenty, anche se non siamo al cospetto di una macchina specializzata ‘high speed’ e quindi le opzioni sono relativamente limitate da questo punto di vista.

Altri dettagli, compreso il test in interni in diverse condizioni di luce, prossimamente; tutta la prova sul numero 113 di Tutto Digitale

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