Il fotoritocco è uno dei settori che è stato maggiormente influenzato dall’arrivo delle App, sia per il vero e proprio linguaggio estetico delle immagini – a cui ormai si richiede nella maggioranza dei casi un ‘pop’ esagerato per renderle distinguibili nei feed di instagram e nelle timeline dei diversi social network – sia per quanto riguarda le modalità di ritocco vere e proprie. Da diverso tempo non c’è più necessità di sapere come agire sulle curve RGB, o di capire la differenza tra i diversi valori del bilanciamento del bianco, ma basta affidarsi alle più recenti applicazioni (e App) che sfruttano l’intelligenza artificiale (o meglio il machine learning).
Una di queste è firmata Antrophics Technology, software house con sede a Londra. Abbiamo già recensito in passato (vedi TD 121) i software dell’azienda, ed in questo caso ci concentriamo sulla nuova versione v3 di LandscapePro, pensata, come suggerisce il titolo, per il ritocco di immagini di paesaggi.
LandscapePro v3 è disponibile per Windows e Mac in tre versioni, a seconda del grado di ‘professionalità’: Standard, Studio (con supporto per file RAW e possibilità di uso come Smart Filter per Adobe Photoshop e plugin per Adobe Lightroom) e Studio Max (che aggiunge un modo di trattamento file ‘batch’ e un pannello con istogramma). Cominciamo subito col dire che – a differenza di altri software del genere – le funzionalità di LandscapePro incluse nella versione Standard sono comunque tutte quelle ‘principali’, mentre le possibilità extra fornite dalle due versioni superiori sono comode e relativamente importanti ma sono più che altro indirizzate a semplificare e velocizzare i workflow dei professionisti.
LandscapePro in sostanza promette anche a chi non ha dimestichezza con i software di fotoritocco di trasformare in pochi clic immagini di panorami ‘piatti’ e generici in scatti di grande impatto. L’interfaccia del software è intuitiva e moderna, anche se non molto personalizzabile. Sul lato destro il quadro è occupato dalla foto in lavorazione, mentre tutti i comandi sono sul lato sinistro (si può anche spostare a destra o rendere ‘galleggiante’ la sezione coi comandi, ma questo è il massimo della customizzazione); ad ogni operazione appaiono popup informativi – disattvabili – ed è possibile accedere a una ‘FAQ’ contestuale che spiega il dettaglio per alcune delle operazioni più frequenti. C’è inoltre una modalità ‘help’ che rimanda alle spiegazioni sul sito del produttore e comprende anche chiari video tutorial per tutte le funzioni di LandscapePro.
Tag Intelligenti
Alla base di questo software c’è un sistema basato su tag, un database di ‘atmosfere’ con cieli, nuvole e altro ancora e tanti filtri e preset di illuminazione; ovviamente per evitare che le immagini trattate con Landscape Pro si somiglino, praticamente tutti questi elementi possono essere personalizzati individualmente ed è anche possibile importare le proprie immagini di cieli.
La prima fase da effettuare dopo la scelta dell’immagine su cui agire è la divisione delle varie aree tramite appunto ‘tag’: ce ne sono 18 (cielo, acqua, edifici, pianta, roccia e così via) da trascinare sull’immagine. Cliccando su ‘continua’, dopo una breve elaborazione sui computer più antiquati, il software mostra il riconoscimento delle scene attraverso retini di diverse colorazioni; in questa fase è possibile agire in maniera fine sulle diverse aree grazie a strumenti come il pennello intelligente, che funziona in modo simile alla bacchetta magica di Adobe Photoshop; non c’è bisogno di essere precisissimi anche perché il software è abbastanza intelligente da individuare e separare da solo le aree nella stragrande maggioranza dei casi, ma ad esempio fra le foglie degli alberi, nei riflessi o nei dettagli di edifici particolarmente complessi è comunque consigliabile spendere qualche secondo di tempo, che verrà ripagato da un risultato finale più pulito. Superata questa fase è semplicemente necessario indicare al software la linea dell’orizzonte trascinandola sull’immagine ed eccoci pronti al ritocco vero e proprio. Ecco che ci si può sbizzarrire: la modifica di maggiore impatto è quella che permette di applicare i diversi cieli e le diverse nuvole (ce ne sono veramente un’infinità, oltre 150, con diversi colori e orari del giorno e della notte, e tutti sono personalizzabili); la luminosità, il contrasto e i colori delle altre parti dell’immagine si adattano automaticamente e, giocando un po’ con i diversi slider e le opzioni anche i meno esperti riusciranno a tirare fuori risultati di sicuro impatto. Certo, non bisogna agire in maniera troppo radicale su cielo e illuminazione, a costo di ritrovarsi con immagini che risultano ‘finte’; qui a poter giudicare è solo l’esperienza e l’occhio di chi interviene sull’immagine. Per le altre parti dell’immagine, come acqua, edifici e simili, l’intervento del software è più limitato, ma non per questo meno utile: si può cambiare ad esempio con un click il colore di uno specchio d’acqua, di un campo di grano o addirittura di interi palazzi; anche qui il consiglio però è quello di non esagerare, e si può sempre comunque intervenire singolarmente su molti parametri. Un’altra azione interessante è quella che il software chiama ‘atmosfera’, che aggiunge all’immagine strati che riproducono situazioni come nebbia, foschie o raggi di sole fra le nuvole. Ci sono poi molti filtri (seppia, B/N, vignettatura e simili) ma a meno di utilizzi specifici crediamo che nel 2019 nessuno compri un software dedicato per utilizzare questi.
Per finire sono da citare la presenza di diversi pennelli 2D e 3D per agire sull’illuminazione delle singole parti della scena, di un tool per la correzione della prospettiva e di un nuovo pennello clone per rimovere oggetti indesiderati: quest’ultimo non è all’altezza di quello dei soliti software dedicati e richiede una certa attenzione nell’uso, ma per un ‘entry level’ come LanscapePro è senza dubbio un’aggiunta interessante.
Panorami Low cost
In definitiva, LandscapePro v3 è un prodotto riuscito che si rivolge a una nicchia di utenti abbastanza specifica: visto anche il prezzo non esagerato, specialmente per la versione base, è consigilabile per il fotoamatore che vuole qualcosa di semplice per rendere speciali le foto di paesaggi ma anche come arma in più da aggiungere all’arsenale di un professionista che già possiede un workflow consolidato (e che potrebbe per questo preferire le versioni Studio o Studio Max).
Segnaliamo infine che sul sito www.landscapepro.pics è disponibile una versione Trial per rendersi conto delle potenzialità del software.