Lun 29 Aprile 2024

Epson 2021 “Colorseeker”, il calendario next-gen

Calendario Epson 2021 illustrazione Gianluca Folì

Un appuntamento annuale con le più belle immagini voluto da un’azienda che nel mondo dell’imaging ha un ruolo importante. Parliamo del calendario che Epson propone da decenni, che si presenta questa volta con una grande novità

Per i collezionisti di calendari con belle immagini la storica pubblicazione annuale di Epson ha sempre costituito un punto fermo, un elemento prezioso per la raccolta.

Quest’anno, per la prima volta, un deciso cambio di rotta, o meglio un percorso alternativo: per il nuovo viaggio attraverso 12 mesi l’appuntamento questa volta non è con grandi fotografi ma con i più affermati illustratori italiani.

Al proposito, Epson stessa ha dichiarato che inizia ora un nuovo percorso per raccontare un’espressione artistica, l’illustrazione, in qualche modo sintesi fra segno e colore, che nel digitale trova una nuova ricchezza espressiva. E a dare corpo e vigore a queste creazioni artistiche, aggiungiamo noi, servono strumenti all’altezza. Epson, come vediamo più avanti, ha voluto affrontare la nuova sfida mettendo in campo alcuni prodotti  davvero di alto livello.

Ad inaugurare il new deal in casa Epson è un artista italiano ben noto ed apprezzato nel mondo, Gianluca Folì, che da tempo collabora con editori prestigiosi in tutto il mondo. Folì, per il Calendario Epson 2021 “Colorseeker: l’origine dei colori”, ha immaginato e creato un personaggio straordinario.

“Il compito di Colorseeker – spiega Gianluca Folì – è di girare il mondo in cerca del colore per raccoglierne la bellezza nascosta nella natura. È il viaggio in cui il singolare si trasforma in universale, in cui digitale e analogico coesistono e collaborano per fare in modo che i colori incontrati siano vividi e catturino gli occhi degli spettatori, come se quegli azzurri, gialli o rossi raccolti dal nostro Colorseeker venissero visti davvero per la prima volta”.

Davvero una sfida a suon di colori, anzi di nuances, di sfumature, come dicevamo, quella che ha raccolto Epson, in qualche modo legata a Folì dagli stessi obiettivi o forse da affinità elettive:  la creatività e l’arte, per l’illustratore; la ricerca e la tecnologia, per la società che da sempre accompagna i creativi nei loro percorsi.

È su questa comunità di intenti, in qualche modo, si è sviluppato il racconto di Colorseeker: oltre al linguaggio del disegno rappresentato dalle dodici tavole del calendario, la narrazione prende vita anche nel suggestivo diario di viaggio che, attraverso poetici haiku (le brevi liriche tradizionali giapponesi composte di tre versi), evoca in chiave fiabesca le emozioni del personaggio, alter ego dell’illustratore.

Massimo Pizzocri, Amministratore delegato di Epson Italia afferma: “In questi 20 anni il calendario, nato per dimostrare la qualità dei nostri sistemi di stampa, è stato firmato da grandi maestri della fotografia italiana ed è diventato un vero e proprio oggetto da collezione. Con il Calendario Epson 2021 inauguriamo un nuovo filone dedicato all’arte dell’illustrazione. Un percorso sfidante per noi, tutto da scoprire e al quale ci siamo subito appassionati. Con Gianluca Folì abbiamo trovato una straordinaria affinità che ci ha permesso di dare concretezza ad un progetto originale che ci riempie di orgoglio perché, grazie anche alla nostra tecnologia, abbiamo ottenuto un risultato finale davvero straordinario”.

Come è stato creato Colorseeker? Ogni tavola è disegnata e dipinta da Folì con acquerelli e acrilici tradizionali, quindi l’immagine è acquisita con uno scanner Epson Perfection V850 Pro, da sempre strumento di lavoro dell’artista, e quindi elaborata graficamente a livello digitale.

A questo punto l’illustrazione è pronta per essere stampata, un foglio alla volta, con tecnica Fine Art, da SureColor SC-P6000 su carta Epson Fine Art Cotton Smooth Natural.

Per giudicare il risultato, non resta che osservare il calendario, mese per mese: attenzione, però. Come ben sanno i collezionisti, è prodotto in serie limitata e numerata, e quindi…

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