Corti e lungometraggi per illustrare il classico tema del rapporto tra cinema e territorio, realtà e narrazione: l’IFF si appresta a celebrare la sua 23^ edizione, con un omaggio speciale a Christopher Nolan
Rullano i tamburi per la 23^ edizione dell’Ischia FIlm Festival che, dal 28 giugno al 5 luglio, nella consueta cornice del Castello Aragonese, porterà sull’isola la narrazione del rapporto tra cinema e territorio.
Tantissimi, come al solito, i punti di interesse e le varie sezioni, tra cui si impone di certo lo storico focus “Location Negata”, sul tema – quanto mai attuale – dell’urgenza dei diritti umani e la riscoperta dei luoghi dimenticati.
“Il cinema è fatto di luoghi e spazi da vivere – spiega Michelangelo Messina, direttore artistico dell’IFF – ma è anche, da sempre, un contenitore essenziale per sviluppare riflessioni e analisi sulle principali criticità della nostra società e delle nostre vite. Location Negata, in questo senso, non è soltanto una sezione collaterale della nostra rassegna: è un vero e proprio incubatore di sguardi, rivolti a spazi che troppo spesso rimangono privi di attenzione mediatica”.
Sette lungometraggi e sette cortometraggi fanno da contrappunto alle “storie invisibili e nascoste” di questa edizione. In particolare gli short movies quest’anno affrontano il tema dell’infanzia e dell’adolescenza, laddove i luoghi circostanti diventano parte integrante delle immaginazioni e delle esistenze.
La dimensione dell’altrove emerge anche nella selezione dei sette lungometraggi, che coniugano impegno civile e ricerca stilistica, delineando mondi, memorie storiche e nuovi scenari, sospesi tra politica e realtà.
E, sempre in tema di corti, saranno dodici le opere internazionali scelte per la selezione ufficiale, in un viaggio originale attraverso paesaggi e immaginari differenti, all’insegna della scoperta dell’altro e della meraviglia che solo i luoghi vissuti sanno offrire.
Un mosaico di sguardi e geografie, di culture e inquietudini, che restituisce la complessità del nostro presente e rende l’Ischia Film Festival, ancora una volta, uno specchio sensibile del tempo che viviamo.
Ma, come dicevamo, queste sono solo alcune delle tante voci in cartellone, che vedrà ad esempio anche uno speciale premio per il regista Christopher Nolan (definito “maestro della narrazione cinematografica”), il Foreign Award, assegnato alle migliori produzioni straniere che hanno scelto l’Italia come set, in particolare la Costiera amalfitana per il suo Tenet.
Come già in passato per Mel Gibson con La passione di Cristo, Ron Howard con Angeli e Demoni, David Leland con Decameron e Marc Forster con Quantum of Solace, Nolan ha valorizzato il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico delle Penisola, contribuendo a consolidare il legame tra il cinema internazionale e il territorio italiano e favorendo il fenomeno del cineturismo, da sempre centrale nella programmazione ischitana.